Friday 13th December 2024,
IL DESTRO // Idee che ti mettono al tappeto

Da quale pulpito

Da quale pulpito

di Francesco Cappuccio – Sgonfiate la bambola di plastica. Per favore. Continua a chiedere rinnovamento nel Pdl, arriva addirittura a consigliare le dimissioni di massa dei dirigenti. E già. Immaginate il partito che lei vorrebbe fare? Chiamerebbe dieci concorrenti alla volta per destinarli a prove di abilità e poi decidere con il televoto (truccato) quali devono andare avanti, fino a consentire al vincente di ricoprire le cariche previste dallo statuto. Il gioco durerebbe dieci mesi e ogni volta i candidati potranno confessarsi in una stanza dotata di microfono aperto. Al decimo mese, resterebbero solo due contendenti per un posto da responsabile del più basso livello previsto dall’organigramma. Occupato questo posto, si ricomincerebbe il gioco fino a ricoprire tutte le altre cariche a disposizione. Tranne una. Quella di responsabile nazionale che, ci mancherebbe altro, resterebbe di competenza della bambola di plastica. Niente paura per i concorrenti, che puntata dopo puntata, saranno sconfitti dal televoto.

A loro sarà garantita una comparsata nelle trasmissioni di approfondimento politico. Quelle che prevedono come ospiti in studio per parlare di “risanamento del bilancio dello Stato” anche una ballerina, un’attrice di cine panettoni e una velina. Ecco il partito che immagino con responsabile nazionale la bambola di plastica. Ha ragione Fabrizio Cicchitto, pensate un po’ a chi devo rifarmi, quando la invita a usare maggiore buon senso. Ha ragione quando le ricorda che siamo in piena campagna elettorale, quella di carattere nazionale, ma anche quella di carattere regionale come in Sicilia. Ma la bambola di plastica, ancora gonfia della sua tracotanza, se ne frega. Sfascisticamente parlando. E continua a chiedere rinnovamento nel partito. Dall’alto della sua militanza prima al Billionare, poi in Alleanza nazionale, tanto per scassare le uova nel paniere di tutti i colonnelli che, per fare del male l’uno all’altro, finiscono per regalare lei all’altro. Quindi ne La Destra di Francesco Storace, tanto per fregarsene ancora un po’ di un popolo genuinamente legato a certi valori e ingenuamente da lei conquistato. Per rifinire nel Pdl di Berlusconi, che nel frattempo, si vede, non usa più circondarsi di donne solo orizzontali.

Ma per favore. Sgonfiate la bambola di plastica. Che i tempi non ci consentono di mantenere una sfascista. C’è gente di destra che cerca di capire quale deve essere il proprio destino. Sgonfiatela, perché se c’è una cosa che va fatta immediatamente è non prendere in giro questo popolo. Che ora più che mai ha bisogno di esempi. Di comportamenti. Di gente che non ha mai potuto contare su scorciatoie per fare carriera nei partiti. Dove arrivare a contare, senza fare nulla. Dove arrivare a parlare, senza meriti. Senza competenza. La gente di destra ha bisogno di carne, ossa e sangue che scorre nelle vene. Non di plastica e botulino per rifarsi il fisico. Solo chi ha carne, ossa e sangue che scorre nelle vene può sapere cosa significano sacrifici. Rinunce. Soddisfazioni e sconfitte. Ma con la coscienza a posto per quanto dato. Caratteristiche, che senza offesa, mancano a chi si è sempre aggrappato a qualcuno, che conta, per fare carriera. E poi dal pulpito predica sentenze da “salvatrice della Patria”, quando si accorge che conviene farlo. Prendendo in giro quanti denunciavano le stesse cose ed erano derisi, anche da lei, in tempi non sospetti. Quando lei, era sottosegretario e mangiava nel piatto dove adesso sputa. Sentenze, gonfia di faccia tosta. E botulino.

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