di Alessandro Nardone – Oggi parleremo di Preferenza Nazionale, che è certamente uno dei punti qualificanti del Manuale della Sovranità, in quanto approfondisce con pragmatismo uno degli argomenti che l’attuale centrodestra ha colpevolmente accantonato: immigrazione ed integrazione. A fronte della mia esperienza di consigliere comunale, posso tranquillamente affermare che si tratta di una delle tematiche che l’opinione pubblica sente maggiormente, soprattutto in virtù del fatto che, quando parliamo d’immigrazione parliamo, di rimando, anche di sicurezza e politiche sociali. Certo, mi rendo perfettamente conto che si tratti di argomenti sui quali è molto facile trascendere nella demagogia, principalmente da parte dei rappresentanti di una certa sinistra, che hanno sempre approcciato al tema in modo marcatamente propagandistico, spesso e volentieri senza voler prendere atto di una realtà che è ben diversa da quella che, a loro uso e consumo, amano dipingere.
Così, ho pensato che il modo migliore per sfatare alcuni dei loro banali luoghi comuni, fosse quello di avvalermi delle posizioni espresse non da Marine Le Pen e dal suo Front National, ma da due leader europei universalmente riconosciuti come “moderati” (che brutto termine!) come Angela Merkel e David Cameron. Partiamo dalla cancelliera tedesca che, il 16 ottobre di due anni fa, in un suo intervento di fronte ai giovani della CDU, ha dichiarato: “Il modello multiculturale è totalmente fallito, la Germania non ha manodopera qualificata e non può fare a meno degli immigrati, ma questi si devono integrare e devono adottare la cultura e i valori tedeschi”. E, pur ribadendo che la Germania rimane un Paese aperto, non lascia spazio ad interpretazioni aggiungendo che: “Non abbiamo bisogno di un’immigrazione che pesi sul nostro sistema sociale”, e ancora “chiunque non parli immediatamente tedesco non è benvenuto. Chi vuole essere parte della nostra società non deve solo obbedire alle nostre leggi ma deve anche padroneggiare la lingua”. Per arrivare, in conclusione, a toccare uno degli argomenti fondamentali della Preferenza Nazionale: “I tedeschi anziani non devono essere sacrificati a favore degli immigrati, i quali non dovrebbero essere assunti finché non abbiamo fatto tutto quello che possiamo per aiutare la nostra gente a qualificarsi e ad avere una chance”. In parole povere, la Merkel esprime i medesimi concetti contenuti nel Manuale della Sovranità che La Destra di Francesco Storace sta divulgando da mesi in tutta Italia, tra la gente, su internet e dalle pagine del Giornale d’Italia.
Adesso è la volta del primo ministro inglese, David Cameron che, il 5 febbraio dello scorso anno, nel suo intervento alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, sul tema del multiculturalismo è stato chiaro – e se vogliamo tranchant – tanto quanto la Markel, affermando che “l’Europa deve svegliarsi” ed aggiungendo, poi, che “il multiculturalismo di stato ha fallito e ha lasciato i giovani musulmani vulnerabili al radicalismo, è tempo di voltare pagina sulle politiche fallite del Paese. Per prima cosa, invece di ignorare questa ideologia estremista, noi dovremo affrontarla, in tutte le sue forme”. E ancora: “Sotto la dottrina del multiculturalismo di stato, abbiamo incoraggiato culture differenti a vivere vite separate, staccate l’una dall’altra e da quella principale. Non siamo riusciti a fornire una visione della società, alla quale sentissero di voler appartenere. Tutto questo permette che alcuni giovani musulmani si sentano sradicati. È il momento di lasciare da parte la tolleranza passiva per trasmettere il messaggio che la vita in Gran Bretagna ruota intorno a certi valori chiave come la libertà di parola, l’uguaglianza dei diritti e il primato della legge. Una società passivamente tollerante rimane neutrale tra valori differenti. Un paese davvero liberale fa molto di più. Esso crede in certi valori e li promuove attivamente”. Appare evidente come le parole di Cameron derivino dalla volontà di affrontare seriamente una questione che, i governi laburisti che lo avevano preceduto, avevano semplicemente ignorato, salvo poi accorgersi, dopo la drammatica pagina degli attentati a Londra nel 2005, della necessità di rimettere l’Identità Nazionale in cima all’agenda di governo.
Insomma, con la Preferenza Nazionale,La Destra di Francesco Storace ha il merito di riportare al centro del dibattito alcuni, chiarissimi principi attraverso i quali restituire a noi italiani il diritto sacrosanto di non essere penalizzati in casa nostra. Sovranità significa anche questo.