Monday 07th October 2024,
IL DESTRO // Idee che ti mettono al tappeto

Rottamare, ma non recuperare

Rottamare, ma non recuperare

di Iris Pigeon – Rottamare! Rottamatori! Rottamiamo! L’imperativo categorico di questi tempi. Slogan delle nuove leve politiche che non ne possono più di far parte di questo o di quello scandalo mediatico. Neologismo forgiato da poco?! Non certo per chi, come me, da quando è bimba sente parlare del “rutamat”. Il rutamat, in dialetto milanese, definisce un mestiere, ovvero quello del “raccoglitore di rottame”, per poi riciclarlo.

Un lavoro poco pulito e forse non proprio nobile, ma indubbiamente redditizio, infatti, tutti i rutamat “in pien de danè”, ovvero pieni di soldi. Quasi quasi ci faccio un pensierino!

Ecco che, da quando, mesi fa, si iniziò a parlare di “rottamare” la classe politica mi sono allarmata: “Ma come? Dobbiamo pure riciclarli?! O prendere quel che c’è di buono perchè possiamo salvare qualcuno?!…bha!” . Questi pensieri tra me e me, mi riportano al macello del maiale: “del maiale non si butta nulla”, diceva sempre mia nonna (pace e gloria all’anima sua); ma rottamare non vuol certo intendere, se parliamo della classe politica, poi, macellare! Un po’ d’ordine, quindi!

Aldo Grasso, in un suo trafiletto su Io Donna, scrive questo, riguardo al termine rottamare:

“Nella contesa elettorale, c’è chi vuole rottamare la nomenklatura del proprio partito. Nasce così la figuradel rottamatore che, curiosamente, nei dizionari non è ancora contemplata. C’era il rottamista (chi lavora, imprenditore o dipendente, al rottamaggio), ma è parola priva di aggressività, quasi pudica, poco usabile negli scontri dialettici. All’origine, comunque, bisogna fare i conti con il “rottame”, che deriva dal participio passato di “rompere” e dà l’idea di qualcosa di malridotto, di inservibile. Come sostiene Sebastiano Vassalli, “il rottamatore sta al politico tradizionale come lo sfasciacarrozze sta al meccanico: demolisce per recuperare quello che serve”.

È credibile un rottamatore che diventa recuperante?

Nardone nel suo libro, concepito in tempi non sospetti ed edito in contemporanea alla caduta del governo Berlusconi, scrive riguardo la rottamazione del Pdl. E Renzi?! Al buon, bravo e pure carino sindaco di Firenze qui non diamo altro spazio, se non una veloce citazione, e lo lasciamo al suo “giro-camperarar”.

E se invece di rottamare gli altri iniziassimo da noi stessi?
Per ri-costruirci e per ri-trovarci.
Semplicemente x RiNascere!
…i tempi sembrano più che maturi!

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