Saturday 27th July 2024,
IL DESTRO // Idee che ti mettono al tappeto

Vent’anni dopo, c’è bisogno di Alleanza

Vent’anni dopo, c’è bisogno di Alleanza

di Alessandro Nardone – Vent’anni bruciati, di cui non rimane quasi traccia, come se le ceneri rimaste ai bordi della storia recente fossero state spazzate via dal vento gelido della rabbia e della sconsolazione. Occhio non vede, cuore non duole. Proprio come accade ai titoli di coda di ogni grande amore tradito, quando il tentativo di dimenticare diventa una necessità per elaborare il lutto e andare avanti. Credo che chiunque abbia vissuto quell’esperienza con la medesima intensità con cui l’ho vissuta io, non possa che pensare a quello che sarebbe stato il ventennale di Alleanza Nazionale con lo spirito di chi si è visto distruggere sotto agli occhi il sogno di un’alternativa che si era finalmente materializzata.

Molti, se non tutti, i ragazzi e le ragazze di quella che tempo fa definii “Generazione ‘93”, oggi si sono fatti donne e uomini, da “Figli d’Italia” a madri e padri, in barba a un Paese ingiusto a tal punto da aver tramutato in atto eroico perfino mettere al mondo un figlio. Ecco, al netto delle considerazioni meramente politiche e finanche affettive e filosofiche, la responsabilità più grande da attribuire alle persone che hanno contribuito – a vario titolo – all’implosione di An, è di aver lasciato un immenso vuoto nella rappresentanza di valori paradossalmente maggioritari nel comune sentire degli italiani, eppure non difesi (e tanto meno incarnati) da nessuno, fatte salve le eccezioni che confermano la regola.

Prescindendo dai nomi e dalle alchimie politiche, sono persuaso che sia esattamente questo il punto dal quale ripartire per una nuova Alleanza Nazionale, ossia la difesa di quegli strati sociali abbandonati al loro destino, persone illuse, trasformate in carne da macello elettorale e poi lasciate lì, a fare i conti con la realtà. Impresa ardua, per molti versi un vero e proprio azzardo, realizzabile unicamente a patto che calcolo e orgoglio vengano messi da parte; in tal caso chi ha avuto responsabilità di comando ed ha sbagliato avrà la possibilità di riparare, e le cosiddette forze fresche potranno dare vita a qualcosa di veramente grande.

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