Mercatini di Natale tra i paesaggi d’Abruzzo: il viaggio magico sulla Transiberiana d’Italia

di Alessandra Perrone

Giornalista della redazione.

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Mercatini di Natale tra i paesaggi d’Abruzzo: il viaggio magico sulla Transiberiana d’Italia
Mercatini di Natale tra i paesaggi d’Abruzzo: il viaggio magico sulla Transiberiana d’Italia - ildestro.it

Dal finestrino si vedono altopiani bianchi, piccoli centri che sembrano sospesi e gole dove la luce si arrotonda sul profilo delle montagne: è questa la prima impressione che restituisce il viaggio sulla Transiberiana d’Abruzzo. Non è una cartolina turistica, ma un percorso ferroviario che attraversa territori spesso fuori dai flussi principali, con fermate dove il tempo conserva consuetudini e mestieri. Lì si incrociano storie di pastori, antiche vie della transumanza e stazioni che hanno mantenuto il sapore delle carrozze d’epoca.

La linea, nota oggi anche come Ferrovia dei Parchi, nasce alla fine dell’Ottocento: la sua apertura è datata 1897 e la costruzione rimane un esempio di ingegneria adattata a un territorio impervio. Chi la percorre nota subito le pendenze importanti, i tracciati tortuosi e i saliscendi che portano dai 328 metri di Sulmona fino a oltre mille metri della quota di Rivisondoli-Pescocostanzo. Il soprannome “Transiberiana” fu coniato per le abbondanti nevicate e per l’aria severa dell’inverno, come spiegò il giornalista Luciano Zeppegno. Un dettaglio che molti sottovalutano: la riapertura della linea, dopo periodi di sospensione, è avvenuta grazie a intese tra enti e associazioni locali, in particolare Fondazione FS e Le Rotaie, che hanno reso di nuovo fruibile un collegamento che rischiava di scomparire.

Durata, carrozze e paesaggi: cosa aspettarsi sul percorso

Il tragitto tra Sulmona e Isernia copre poco più di cento chilometri, animati da cambiamenti di paesaggio repentini: si passa da fiumi incassati a radure, da boschi a massicci rocciosi. Il viaggio si svolge su carrozze storiche, le carrozze Centoporte e i modelli Corbellini, restaurate per conservare l’aspetto degli anni Trenta e Cinquanta e con sedili in legno che raccontano la materialità di un’altra epoca. Le corse sono pensate spesso come andata e ritorno in giornata, ma in alcune occasioni il viaggio si allunga su due giorni con soste più lunghe nei borghi principali.

Il percorso non è una successione di punti, ma un racconto geografico: attraversa la cresta appenninica, lambisce il Parco della Majella e scende in valli dove ancora si riconoscono i segni della transumanza. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la diversa luce sulle stazioni: la neve e il gelo modificano la percezione dei volumi architettonici, rendendo ogni fermata uno scorcio fotografico. Le corse del fine settimana propongono tre itinerari con partenze nel corso della settimana programmata, ideale per chi cerca esperienze lente e di osservazione della natura.

Fermate, borghi e mercatini: esperienze pratiche lungo la linea

La forza di questo viaggio sta nelle soste. Lungo la linea si incontrano borghi come Campo di Giove, Palena e Castel di Sangro, ciascuno con un patrimonio di botteghe, chiese, musei e tradizioni gastronomiche. A Campo di Giove è possibile passeggiare nel centro storico e visitare mercatini locali dove si vendono prodotti tipici; a Castel di Sangro meritano attenzione la pinacoteca e il museo archeologico collocato nel convento della Maddalena. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la varietà dei micropaesaggi agricoli: altipiani, pascoli e boschi si susseguono in pochi chilometri, e cambiano anche i sapori dei prodotti offerti sul posto.

Mercatini di Natale tra i paesaggi d’Abruzzo: il viaggio magico sulla Transiberiana d’Italia
Mercatini di Natale tra i paesaggi d’Abruzzo: il viaggio magico sulla Transiberiana d’Italia – ildestro.it

Durante il periodo invernale molte corse vengono attivate con un calendario dedicato ai mercatini di Natale, offrendo la possibilità di abbinare il viaggio a mercatini diffusi nei paesi attraversati. Le soluzioni di viaggio sono diverse: biglietti singoli, pacchetti con soggiorni e attività guidate proposti da enti locali e operatori turistici. Per chi intende partire, è consigliabile prenotare per tempo, soprattutto se si mira alle partenze speciali di dicembre; in questo modo si limita il rischio di trovare posti esauriti e si garantisce il rientro nella stessa giornata o la sistemazione nelle strutture vicine. In chiusura, resta l’immagine concreta di un treno che taglia il paesaggio appenninico e lascia in ogni fermata un pezzo di memoria collettiva visibile nelle strade e nei mercati del territorio.