Altro che creme costosissime: molte nonne giurano che bastino due ingredienti di dispensa, alloro e amido di mais, per regalare alla pelle del viso un aspetto più disteso, luminoso e compatto, trasformando la routine di bellezza in un piccolo rito di benessere.
Da una parte ci sono i sieri hi-tech, i trattamenti in clinica, le pubblicità che promettono miracoli in poche applicazioni. Dall’altra, la calma con cui le nonne preparavano il loro impacco serale sul fornello, usando quello che avevano in cucina. Il fascino dei rimedi della nonna sta proprio qui: niente effetti speciali, solo qualche foglia profumata, un po’ di amido, acqua calda e la convinzione che prendersi cura di sé non significhi per forza spendere una fortuna. Oggi, in piena era dei social e dei tutorial, quel vecchio mix di alloro e amido di mais è tornato a circolare come “ricetta” di bellezza naturale, condivisa da chi cerca un’alternativa più semplice e delicata per coccolare la pelle del viso.
Perché i rimedi delle nonne funzionano ancora (quando li usi con buon senso)
Quando guardiamo le foto in bianco e nero di una volta, colpisce subito la pelle luminosa delle donne ritratte: niente filtri, niente ritocchi, solo abitudini quotidiane diverse dalle nostre. Le nonne non avevano scaffali pieni di prodotti, ma conoscevano bene le erbe aromatiche dell’orto, gli oli, le farine. Il loro “segreto” era l’uso regolare di ingredienti naturali con proprietà lenitive, emollienti, leggermente astringenti, capaci di dare alla pelle un aspetto più riposato.
Nel caso della maschera all’alloro e amido di mais, l’idea è quella di sfruttare il potenziale di due ingredienti che normalmente usiamo in cucina. Le foglie di alloro, oltre al loro profumo intenso, contengono sostanze ad azione antiossidante e lenitiva: nella tradizione popolare si dice che aiutino a dare una spinta alla microcircolazione e a rendere i tessuti un po’ più tonici, come se la pelle ricevesse una ventata di ossigeno in più. L’amido di mais, dal canto suo, è noto per la sua capacità di assorbire lievemente il sebo in eccesso, di opacizzare e di lasciare la pelle con quel tocco setoso tipico delle polveri leggere.
Non siamo davanti a una bacchetta magica, ovviamente: nessuna crema, né casalinga né comprata, può cancellare in un attimo anni di rughe o cambiare struttura alla pelle. Ma una maschera viso fatta con ingredienti delicati, usata con costanza, può regalare un aspetto più uniforme, una sensazione di compattezza e un momento di pausa che fa bene anche all’umore. Il vero valore di questi gesti, infatti, non è solo nella formula, ma nel rito: ritagliarsi venti minuti per sé, staccare dal telefono, sedersi in silenzio mentre la crema asciuga sul viso. È un tipo di cura che non costa nulla e che le nonne conoscevano benissimo, anche senza chiamarla “self-care”.
C’è poi un altro punto da tenere presente: usare pochi ingredienti significa sapere esattamente cosa stiamo mettendo sulla pelle. Niente elenchi infiniti di conservanti, profumi sintetici o additivi: solo alloro, amido di mais e acqua. Questo non vuol dire che “naturale” equivalga automaticamente a “adatto a tutti” – le possibili allergie o sensibilità esistono anche con le piante – ma di sicuro riduce la confusione e ci permette di ascoltare meglio le reazioni della nostra pelle. Se una maschera così semplice viene tollerata bene, può diventare una coccola da ripetere ogni tanto, senza stravolgere la nostra skincare abituale.

Come preparare la maschera all’alloro e amido di mais e usarla senza esagerare
La ricetta tramandata dalle nonne è lineare, quasi disarmante per quanto è facile. Si parte dalle foglie di alloro, quelle stesse che finiscono nei sughi e negli arrosti. L’idea è trasformarle in un piccolo “elisir” di bellezza. Si prendono circa 10 foglie, si lavano velocemente sotto l’acqua corrente e si tuffano in un pentolino con 250 ml di acqua. Il tutto va portato a ebollizione a fuoco dolce e lasciato sobbollire per una decina di minuti: in questo tempo l’acqua si arricchisce di profumo e di principi attivi rilasciati dalle foglie.
Una volta spenta la fiamma, si lascia raffreddare l’infuso. È un passaggio importante, sia per non scottarsi, sia per non rovinare l’amido di mais che aggiungeremo dopo. Quando il liquido è tiepido o ormai freddo, viene filtrato con un colino, eliminando le foglie di alloro. In una ciotolina si versa una parte di questo infuso e si comincia a incorporare un cucchiaio di amido di mais, poco alla volta, mescolando con pazienza. Il trucco è aggiungere amido finché la consistenza non diventa cremosa, morbida, simile a una crema densa che non cola subito ma neppure resta troppo compatta. A quel punto la base della nostra maschera naturale è pronta.
Prima di spalmarla su tutto il viso, conviene fare una prova di tolleranza su una piccola zona, per esempio vicino alla mandibola o sul polso, e aspettare qualche ora per vedere se compaiono arrossamenti o prurito. Se la pelle reagisce bene, si può procedere. Il viso dev’essere pulito, senza trucco e senza altri prodotti appena applicati. Con le dita o con un pennellino per maschere si distribuisce uno strato uniforme, evitando accuratamente il contorno occhi e il contorno labbra, zone più delicate. La si lascia in posa per circa 15–20 minuti: durante questo tempo la crema inizia ad asciugarsi, l’amido di mais assorbe un po’ di lucido, l’alloro sprigiona il suo profumo, trasformando il bagno in una specie di piccola spa domestica.
Passato il tempo di posa, si risciacqua con acqua tiepida, senza strofinare. I movimenti devono essere dolci, come se volessimo accompagnare via la maschera senza stressare la pelle. Asciugando il viso tamponando con l’asciugamano, si può già percepire una sensazione di levigatezza e di freschezza, con la grana della pelle che appare più uniforme e l’effetto “lucido” un po’ attenuato. A questo punto, ognuno può completare con la propria crema idratante abituale, meglio se leggera e adatta al proprio tipo di pelle.
Quanto spesso usare questo rimedio? Le nonne direbbero di non esagerare. Una o due volte a settimana, quando la pelle non è particolarmente irritata o sensibilizzata, possono bastare per trasformare questa maschera viso all’alloro e amido di mais in una piacevole abitudine. Chi ha la pelle molto secca o reattiva può ridurre la frequenza, o valutare con il proprio dermatologo se la formula è adatta alla propria situazione. È bene ricordarlo: i rimedi casalinghi non sostituiscono un parere medico, soprattutto in presenza di problemi cutanei importanti.
Quello che resta, però, è l’idea di fondo: spesso il “segreto delle nonne” non è un ingrediente miracoloso, ma il modo in cui lo si usa. Prendersi del tempo, non correre, preparare il proprio impacco con calma, chiudere la porta del bagno e regalarsi venti minuti senza distrazioni. La vera “cura antietà” può essere anche questa: un gesto ripetuto nel tempo che, oltre alla pelle, nutre la relazione con se stesse.
