Da Trieste parte un treno anni ’30 verso Tarvisio: boschi innevati e leggende dei Krampus

di Francesco Giuliani

Giornalista della redazione.

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Da Trieste parte un treno anni '30 verso Tarvisio: boschi innevati e leggende dei Krampus
Suggestiva immagine di San Nicola e un Krampus, figure centrali della tradizionale sfilata che anima i borghi alpini. - ildestro.it

Sulla banchina la locomotiva attende come se il tempo fosse rallentato: carrozze d’epoca, porte a vetri e l’odore della stagionatura del legno. Salire a bordo significa scegliere un ritmo diverso rispetto ai convogli moderni, e quel senso di attesa diventa la premessa di una giornata che unisce trasporto e tradizione. Partendo da Trieste, il percorso attraversa campi, paesi e stazioni storiche prima di avvicinarsi alle montagne della Val Canale, fino alla meta in quota. L’esperienza è pensata per chi cerca qualcosa di più di un semplice trasferimento: è un viaggio in cui il mezzo stesso è protagonista.

Il convoglio è una locomotiva elettrica degli Anni ’30 con carrozze Centoporte, restaurate per conservare il carattere originale. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Fondazione FS e PromoTurismo FVG, propone fermate programmate a Monfalcone, Gorizia e Udine, oltre alla consegna di una cena al sacco alla stazione di Boscoverde composta da assaggi di prodotti regionali. Il viaggio è lento e pensato per far osservare il paesaggio, ascoltare il ritmo delle rotaie e prepararsi a un evento che non è solo spettacolo ma memoria collettiva. Un dettaglio che molti sottovalutano: il silenzio tra una fermata e l’altra accentua la sensazione di sospensione, rendendo più nitida l’esperienza del folklore che attende.

Salire sul treno storico significa quindi entrare in una cornice storica e geografica precisa: si percorrono linee che collegano il mare all’arco alpino e che, nel loro lento avanzare, mettono in fila testimonianze di paesi e culture. Chi vive in città lo nota ogni stagione: questi convogli rivelano aspetti del territorio difficili da cogliere in auto. L’itinerario non è soltanto un trasporto, ma un dispositivo per raccontare il contesto storico e umano di una festa che ha radici profonde.

Da Trieste parte un treno anni '30 verso Tarvisio: boschi innevati e leggende dei Krampus
I passeggeri si affacciano da un treno d’epoca in viaggio, catturando il paesaggio con uno smartphone. La locomotiva a vapore sbuffa. – ildestro.it

La sfilata di San Nicolò e i Krampus

Al calare della sera, il centro di Tarvisio si trasforma: luci, tamburi e figure mascherate riempiono le strade principali in un corteo che richiama tradizioni dell’area tedesca, slava e latina. San Nicolò percorre le vie accompagnato da creature animalesche note come Krampus, che suonano campanacci e agitano rami, dando corpo alla parte più primitiva della festa. La sfilata attraversa Via Dante, Via Vittorio Veneto, Via Roma e Piazza Unità, per poi spingersi verso Rutte Piccolo, dove il bosco diventa scenario naturale della rappresentazione. È una messa in scena che trova partecipazione diffusa: frazioni come Coccau, Fusine, Centrale, Camporosso e Cave del Predil organizzano eventi collaterali, rendendo la festa un racconto distribuito su tutto il territorio.

Durante la serata San Nicolò distribuisce dolci e doni ai bambini, mentre i Krampus mantengono la componente rituale e selvaggia; la coesistenza di questi due poli, benevolenza e minaccia ritualizzata, è il motivo per cui la manifestazione attira un pubblico sempre più ampio. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la capacità della festa di trasformare luoghi isolati in palcoscenici vivi, dove le comunità ritrovano significati condivisi e memoria collettiva.

Da Trieste parte un treno anni '30 verso Tarvisio: boschi innevati e leggende dei Krampus
I Krampus, creature mostruose della tradizione alpina, sfilano tra le luci natalizie. – ildestro.it

La mattina seguente si rinnova un piccolo rituale: su molte soglie compare un Krampus di pane dolce con una verga, segno di un’antica pratica educativa che continua a essere raccontata dai più anziani. Per chi intende partecipare al viaggio in treno, al momento le prenotazioni risultano chiuse; è consigliabile monitorare il sito ufficiale della Fondazione FS o contattare l’organizzazione competente per verificare eventuali corse aggiuntive o ricevere informazioni pratiche. Chi decide di vivere questa esperienza porterà con sé non solo immagini e suoni, ma anche la percezione netta di una tradizione che, nel suo ripetersi, conserva funzioni sociali e culturali ben definite.